Giocare con gli amici, arrampicarsi, lavarsi le mani, rispettare i turni del gioco, tagliare con le forbici, prestare attenzione alla maestra, copiare dalla lavagna, contare sulle dita, usare allacciature, infilarsi la maglietta e spostare una pedina, sono solo alcune delle occupazioni tipiche dell’infanzia. A volte i bambini possono sperimentare una limitazione nella partecipazione a queste attività a causa di disabilità, temporanee o permanenti, di natura motoria, cognitiva, emotiva o affettiva. In queste situazioni può essere utile l’intervento di un terapista occupazionale. L’obiettivo principale della terapia occupazionale è quello di ottenere la massima autonomia possibile e migliorare la qualità della vita della persona. I trattamenti sono studiati per supportare il bambino, la famiglia e la scuola intervenendo con attività che sviluppano: Pregrafismo e scrittura, Abilità di motricità fine e grossolana, Attenzione e concentrazione, Abilità sociali e di gioco….ma anche motivazione all’apprendimento, autostima e creatività, abilità della cura di sé. Ne parleremo mercoledì 25 giugno alle ore 20:30 con Francesca Donadello, terapista occupazionale. Un incontro organizzato per diffondere la conoscenza della terapia occupazionale presso insegnanti, educatori, genitori. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito http://www.tobimbi.it